Marco Bozzolo: oggi in montagna si può tornare a vivere, produrre e prendersi cura del territorio
La storia del’Azienda Agricola Marco Bozzolo è uno degli esempi virtuosi che ci racconta come oggi i giovani possano ritornare a vivere e a fare impresa nei territori marginali montani, con buona volontà, il giusto spirito e una mentalità innovativa ma rispettosa del territorio e delle sue tradizioni.
Infatti Marco, dopo aver studiato negli Stati Uniti, aver conseguito una laurea in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi di Genova ed un master di primo livello in Economia dell’Ambiente e dello Sviluppo presso l’Università degli Studi di Siena ha voluto proseguire l’attività a cui la sua famiglia si dedica da diversi secoli: la castanicoltura.
L’attività si trova a Viola Castello, in Valle Mongia: si tratta di una zona che, come molte altre aree montane e marginali, ha visto negli anni del boom economico un massiccio spopolamento da parte delle genti montanare in cerca di lavoro nelle industrie e di uno stile di vita più cittadino, con una conseguente carenza dei servizi presenti sul territorio. Tra questi vi è proprio la castanicoltura e la manutenzione delle aree boschive.
Ettore, il padre di Marco, nonostante il suo lavoro da casellante in autostrada, non ha mai voluto abbandonare del tutto questa tradizione e nel tempo libero si è sempre preso cura del bosco, ed è oggi uno dei “Custodi dei Castagneti” dell’omonima comunità di Slow Food, che ha l’obiettivo, in collaborazione con il Comizio Agrario di Mondovì, di salvaguardare la biodiversità e recuperare le antiche varietà di castagno della zona, anche attraverso la condivisione e l’incentivazione di buone pratiche, come il pascolamento nei castagneti, le concimazioni naturali, le potature e gli innesti.


La passione e il savoir faire di Ettore sono stati trasmessi a Marco, che oltre alla castanicoltura si occupa delle visite didattiche al castagneto e della gestione della trasformazione e della distribuzione dei prodotti. Nell’ampio ventaglio di prodotti a base di castagna (negozio online), creato anche grazie a una forte rete di collaborazioni con altre aziende del territorio, si possono trovare le classiche castagne fresche e secche, ma anche le castagne sciroppate, la Pastagna, i castagnotti, la torta di castagne, le cioccocastagne, la farina di castagne, la crema di castagne, il cippato di castagno, la birra artigianale “Strada S. Felice” alla castagna garessina, il liquore “Lo Scau” e persino shampo, balsamo e altri prodotti erboristici di bellezza “Chat’aime”. Nel prossimo autunno uscirà un nuovo prodotto, ovvero il sugo di salsiccia e castagne, nato dall’idea di sinergia che tradizionalmente e storicamente si è instaurata tra la castanicoltura e l’allevamento di suini, molto ghiotti di castagne!
Le visite didattiche nel Borgo delle Castagne
Uno dei castagneti dell’azienda è stato soprannominato “il Borgo delle Castagne”, ed è diventato un laboratorio didattico e una curiosa meta per scolaresche e turisti di ogni età.
Attraverso una piacevole passeggiata nel bosco si conosce di persona il lavoro e l’impegno necessario per prendersi cura di un castagneto e si scopre il patrimonio di tradizioni legate alla cultura della castagna e gli aspetti agricoli come la potatura e l’innesto, il tutto accompagnato da degustazioni dei prodotti e visita allo “Scau”, un antico essiccatoio risalente all’800, costruito in pietra e legno. Non di rado capita di incontrare gli animali del bosco e ammirare l’albero più longevo di tutti, con ben cinque secoli di vita.


Capita anche di incontrare diversi castagni a cui è stato dato un nome, scritto su un cuore di legno: si tratta dei castagni “adottati”! Ebbene sì, grazie all’iniziativa “Adotta un Castagno Secolare”, è possibile sostenere per un anno la cura e il mantenimento di un patrimonio di 100 castagni secolari, secondo Marco “veri e propri monumenti della montagna da tramandare alle generazioni future”. In cambio, chi adotta un castagno secolare può fare visita in castagneto durante tutto l’anno e, in base alla tipologia di adozione scelta, ricevere in autunno prodotti squisiti a base di castagna.
Non mancano altre proposte di turismo esperienziale ad animare il piccolo e vivace borgo di Viola Castello, visto che Marco collabora con una ricca rete di professionisti e realtà locali. Proprio questa domenica 15 maggio è in programma una passeggiata erboristica organizzata dall’associazione Culturale di Viola Castello, con accompagnatori esperti in flora e fauna del territorio, laboratori di rabdomanzia e il rinfresco con i prodotti dell’Azienda Agricola Marco Bozzolo (ritrovo ore 9.30 nella piazza di Viola Castello, prenotazioni al numero 334 3229222 – Sergio).
L’obiettivo di queste iniziative è di incentivare un turismo lento e responsabile, che sensibilizzi riguardo l’impoverimento culturale, sociale ed economico che ha vissuto la montagna negli ultimi decenni e riguardo il patrimonio naturalistico, ambientalistico e antropologico che possiede.
Ma non solo, secondo Marco, gli ultimi due anni pandemici sono stati la conferma e la presa di coscienza di un cambiamento già in atto: la montagna ha molte opportunità da offrire, per chi saprà coglierle e anche per chi sceglierà di ritrovare un nuovo senso di genuina convivialità, e di certo meno affollata dei centri cittadini, che si trova e si respira nei borghi montani come Viola.